La liberalizzazione del settore energetico in Italia, culminata con la fine del mercato tutelato per la maggior parte dei consumatori domestici nel corso del 2024, ha segnato una delle più rilevanti transizioni degli ultimi decenni. Chi non compie attivamente una scelta entro i termini stabiliti si trova coinvolto in cambiamenti automatici che incidono sia sul piano contrattuale che su quello economico. Analizziamo nel dettaglio cosa succede a chi non sceglie un fornitore entro la scadenza e le ripercussioni dirette sulle famiglie.
Le tappe della transizione e la gestione dei clienti indecisi
Il percorso di apertura completa del mercato dell’energia si è sviluppato con scadenze differenziate: per il gas naturale la fine della tutela è stata fissata al 1° gennaio 2024, mentre per l’energia elettrica il termine ultimo è stato il 1° luglio 2024. Entro queste date, tutte le famiglie non classificate come “vulnerabili” hanno dovuto scegliere autonomamente il proprio fornitore nel mercato libero. Coloro che, arrivati alla scadenza, non hanno effettuato alcuna scelta sono stati automaticamente trasferiti verso il cosiddetto Servizio a Tutele Graduali per l’energia elettrica o verso offerte transitorie come la PLACET per quanto riguarda il gas naturale.
Questo meccanismo di “traghettamento” verso servizi transitori o a tutele graduali è stato istituito per garantire comunque la continuità della fornitura senza interruzioni. In questo modo, nessun consumatore è rimasto senza energia ma a condizioni diverse rispetto al passato regime tutelato.
Servizio a Tutele Graduali e offerte PLACET: cosa sono e cosa prevedono
Chi non sceglie volontariamente un’offerta nel nuovo mercato libero viene inserito automaticamente in:
- Servizio a Tutele Graduali (STG) per l’energia elettrica, riservato ai clienti domestici non vulnerabili. Si tratta di un’offerta transitoria stabilita dall’ARERA, assegnata mediante aste ai fornitori secondo ambiti geografici. Il prezzo dell’energia è determinato da regole competitive e non più fissato dall’Autorità, risultando variabile in base all’andamento del mercato di riferimento.
- Offerta PLACET (Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela) per il gas naturale, nel caso dei clienti che ancora non hanno scelto una proposta del mercato libero alla scadenza. Anche in questo caso le condizioni economiche sono di mercato, ma la struttura dell’offerta è semplificata e vigilata dall’ARERA per consentire un confronto trasparente.
Entrambi questi regimi sono temporanei e servono proprio a proteggere l’utente meno pronto a confrontarsi con la pluralità delle offerte, ma non possono essere considerati una soluzione definitiva.
Conseguenze pratiche e rischi per le famiglie che non scelgono
L’effetto principale per chi non decide è la perdita della stabilità tariffaria assicurata dal vecchio mercato tutelato. Le principali conseguenze sono:
- Aumento della variabilità dei prezzi: Nel Servizio a Tutele Graduali, il costo dell’energia segue le dinamiche del mercato all’ingrosso, potenzialmente esponendo l’utente a oscillazioni più marcate rispetto a quelle a cui era abituato.
- Fine delle condizioni agevolate: Le condizioni economiche sono meno favorevoli rispetto alle offerte più concorrenziali che si possono trovare nel mercato libero, soprattutto nel medio-lungo termine.
- Maggiore autonomia e responsabilità: Alle famiglie viene richiesto di informarsi attivamente, valutare le offerte e agire per scegliere la proposta energetica più adatta alle proprie esigenze.
- Mantenimento della continuità del servizio: Non vi è alcuna interruzione della fornitura. L’utente viene semplicemente riallocato a una soluzione transitoria in attesa che scelga un contratto direttamente nel mercato libero.
Le famiglie vulnerabili: un discorso a parte
Rimane un canale di tutela esclusivo per chi si trova in situazione di vulnerabilità, come previsto dalla normativa di settore. Rientrano in questa categoria gli utenti che soddisfano determinati requisiti sociali, di reddito, salute o disabilità. Per loro il passaggio al mercato libero viene posticipato e il servizio di tutela prosegue ancora per alcuni anni, offrendo una maggiore protezione contro le fluttuazioni dei prezzi di mercato.
Opportunità e doveri nel nuovo sistema
Il mercato libero consente ai consumatori di confrontare una vasta gamma di offerte, sia dal punto di vista economico sia per quanto riguarda la composizione dei servizi accessori (ad esempio, energia da fonti rinnovabili, gestione digitale dei consumi, bollette elettroniche, ecc.). Lo spostamento forzato per chi non sceglie rappresenta quindi uno stimolo a essere più consapevoli delle proprie abitudini di consumo e a prendersi cura della propria posizione contrattuale.
Fra gli strumenti più efficaci a disposizione si segnala il Portale Offerte ARERA, che permette di confrontare gratuitamente tutte le proposte disponibili, oppure ci si può rivolgere a associazioni dei consumatori per consulenze personalizzate. Inoltre, l’operazione di passaggio dal servizio a tutele graduali a un’offerta del mercato libero è priva di costi, non comporta la sostituzione del contatore e non prevede alcun periodo di disservizio.
Le famiglie dovrebbero dunque cogliere l’opportunità di valutare tempestivamente la propria posizione contrattuale per evitare l’assegnazione involontaria a formule meno trasparenti o più onerose. Rimanere in una situazione di stallo rischia infatti di comportare un costo opportunità, specialmente in una stagione di alta volatilità dei prezzi energetici.
Considerazioni finali: come tutelarsi in modo efficace
Il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero rappresenta una svolta che obbliga tutte le famiglie a compiere scelte più consapevoli. Non scegliere comporta l’assegnazione automatica a regimi che restano temporanei e tendenzialmente meno competitivi rispetto a quanto il dinamismo del nuovo mercato può offrire. Per tutelarsi:
- Valutare approfonditamente le proprie esigenze di consumo.
- Comparare più offerte sul portale ARERA o affidandosi ai canali di informazione indipendenti.
- Scegliere tempestivamente un nuovo fornitore per non essere assegnati automaticamente al servizio transitorio.
- Monitorare la propria bolletta, mantenendosi pronti a cambiare contratto qualora le condizioni di mercato lo suggeriscano.
In sintesi, la riforma costringe tutte le famiglie a una maggiore proattività nella gestione delle forniture di energia, premiando chi sceglie e rischiando di penalizzare economicamente chi rimane inerte difronte al cambiamento.